Mauro Barbetti
Dopo quasi vent’anni di silenzio, ho ripreso a scrivere nel 2008.
In questi anni ho avuto la fortuna di vincere diversi concorsi sia in narrativa che in poesia.
Ho all’attivo le raccolte di poesia “Primizie ed altro” – La scuola di Pitagora ed. (2011) e “Inventorio per liberandi sensi” – Limina Mentis ed. (2013).
Alcuni miei lavori sono comparsi sul web magazine Arcipelago Itaca.
Insegno inglese nella scuola Primaria.
FLUSSI MIGRATORI
Dall’alto del vento
hai spaziato la punteggiatura
degli ulivi al suolo
poi è stato un argine a seguire
un canale un basso volo.
Ci sarà un tempo oltre
che passa per stagioni
ci sarà spazio per restare
finchè l’estate dura.
Uccello di passo
tra il qui
e l’altrove
vivendo l’oggi
il corpo chiuso
l’appoggiarsi al suolo
lo stare fisso e solo
prima o dopo un transitare
aspettando di covare
l’attimo diffuso
a inizio giorno
o l’uscita circolare
nel farsi della sera.
Domani sarai aperto
a nuovo vento disteso
ad altra acqua
e altra migrazione.
FINE ESTATE
Giunsi alle scale
verso la via d’acqua.
Mi fermai
al defluire calmo
in anse scure e sinuose
tra movimenti minimi
di lente cose a filo di corrente
poiché la riflessione
impone già settembre
e quiete infine
là dove le ombre del parco
più s’addensano.
Dalla roccia ai ragazzi
sembrava niente il gioco
tuffarsi dall’alto al fondo
con quel poco che serve
a far passare il giorno
a pensarlo e riparlarne
sulla strada del ritorno.
E forse non li hai capiti
magari ognuno cercava
dentro al proprio volo
una parola che racconti
o l’immagine che resti.
DI NOTTE SUL LAGO
A una luce lontana sul lago
baluginio calmo
come di lucciola
in un nero ossidiana.
Vorresti custodirla nel palmo
viva ma ferma
per quel battito lieve
che s’insinua nel derma
a formicolarti dentro.
A noi che abitiamo qui
sulla tenue linea
della grafia terrestre
restano vuoti e ore
in luogo di filosofia
e un silenzio assenso
mai divenuto monologo interiore.